Incontro del 18 dicembre 2020 – Finchè dura l’emergenza…

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Nella mattinata di venerdì 18 dicembre si è svolto un incontro di trattativa – al quale la Fisac CGIL ha partecipato al tavolo con le altre OO.SS. costituenti l’Unità Sindacale – ma che scientemente – la Delegazione aziendale ha trasformato in un ulteriore incontro informativo.

Il Capo Dipartimento POB ha descritto lo stato di avanzamento dei lavori della task force in tema di nuovo orario di lavoro post pandemia: tra i punti illustrati, riteniamo importante focalizzare la nostra attenzione sui seguenti:

  • lo spostamento della data di fine lavori (adesso prevista per fine Febbraio 2021) con la redazione di un nuovo libro bianco vs. 2.0;
  • l’affermazione che la produttività e l’efficacia non abbiano “risentito” del lavoro “in emergenza” … e su questo ci permettiamo di aggiungere grazie al lavoro profuso, al senso di appartenenza e responsabilità dell’intera compagine lavorativa;
  • la positiva sperimentazione, che sta coinvolgendo 35 divisioni, di nuovi modelli di organizzazione del lavoro e dalla quale si ricavano interessantissimi feedback.

Sulle tematiche esposte dalla task force, sono indispensabili risposte concrete circa le problematiche sorte in questo periodo di gestione dell’emergenza e sulla necessità – non più rinviabile – di organizzare con chiarezza la “vita lavorativa dei colleghi” al di fuori della fase emergenziale.

I sindacati tutti hanno richiesto a gran voce:

  • un documento organico redatto dall’Amministrazione su cui dare avvio immediato alla fase negoziale, capace di arrivare in tempi brevi ad una nuova organizzazione del rapporto di lavoro in Banca d’Italia, dove l’orario di lavoro costituisce solo “un” pilastro della nuova organizzazione;
  • il riconoscimento delle straordinarie prestazioni del personale, che in tempi di assoluta e grave emergenza hanno saputo adattarsi velocemente al “nuovo mondo” fornendo, in tutti campi ai cittadini, al Paese, all’Europa, servizi di eccellenza;
  • l’avvio di un’intensa attività di formazione e l’adeguamento degli organici, affinché davvero in ogni realtà dell’Istituto ogni dipendente possa volgere la propria attività lavorativa con ampia flessibilità, garantendo a tutti rotazione mansionistica e professionalità;
  • il superamento della concezione da “ancien regime” che il lavoro è tale solo se “esplicato” all’interno delle mura dell’Istituto, riconoscendo le possibilità e le potenzialità di un lavoro “più agile”.

L’Amministrazione, pur dimostrandosi attenta alle sollecitazioni ricevute dalla maggioranza delle rappresentanze sindacali, ha ammesso candidamente che per il momento non ha un’idea chiara del “modo di lavorare in Banca” nel post pandemia e che utilizzerà il prodotto finale della task force per impostare il proprio “pensiero”, per cui non è ancora in grado di formulare una bozza di programmazione prima del prossimo marzo.

Il mantra della Banca “finché dura l’emergenza “sta immobilizzando da troppo tempo ogni trattativa sindacale: per l’Amministrazione non è possibile portare avanti la verifica dell’Area Manageriale, iniziare la verifica del contratto dello Stabilimento di Banconote; a causa dell’emergenza è stato impossibile definire un accordo dell’orario di lavoro in fase di “emergenza” (sembra un amaro gioco di parole), in quanto la Delegazione Aziendale proponeva semplicemente di modificare gli articoli del Regolamento del Personale che disciplinano il lavoro a distanza portandolo da un giorno ad “almeno due giorni a settimana”, rifiutando qualsiasi altro intervento a favore dei colleghi che da dieci mesi ormai lavorano costantemente in emergenza.

La spesso criticata Pubblica Amministrazione sta dimostrando una volontà di azione, anche in fase pandemica, molto maggiore del nostro Istituto, bloccato in uno sterile ed incomprensibile immobilismo.

La Fisac Cgil, al tavolo di trattativa insieme all’Unità sindacale, che si sta facendo carico delle enormi responsabilità di rappresentanza del personale, ritiene indispensabile non perdere altro tempo. Abbiamo invitato l’Amministrazione a concordare l’avvio della fase di negoziazione già nei primi giorni del prossimo mese di Gennaio; a tal fine si è resa disponibile a presentare, ai lavoratori e alla controparte datoriale, una propria iniziale piattaforma con dei punti cardine per impostare il nuovo modo di lavorare delle lavoratrici e dei lavoratori nel prossimo futuro.

La Fisac CGIL porterà in trattativa l’esperienza e i contributi raccolti in questi mesi tra il personale: è un “working progress”, che aspetta di essere arricchito e completato con il vostro aiuto.

Roma, 21 dicembre 2020

La Segreteria Nazionale