Firmato l’accordo per il riconoscimento dell’efficienza relativa al 2019

Immagine

OTTENUTI ULTERIORI BENEFICI CON ACCORDI SUL TRATTAMENTO PREVIDENZIALE E IL WELFARE AZIENDALE

• Riconosciuto a titolo di maggiore efficienza lo 0,7% della massa salariale (1% dello stipendio)

• Ridotto il contributo a carico dei colleghi per il finanziamento della lump sum al livello minimo dello 0,1%, a fronte di un contributo straordinario della Banca dello 0,5%

 • Riaperti i termini per l’adesione al Fondo Pensione Complementare

• Esentati dal contributo i colleghi post-93 non aderenti al Fondo

• Ridotto il tasso sull’anticipo dell’I.F.R., dallo 0,25% a zero (spese sanitarie) e dall’1,25% allo 0,25% (altre causali)

• Per il 2021 incrementato di 200 euro il credito welfare liberamente spendibile per i dipendenti in servizio

• Prorogata per un ulteriore anno la copertura assicurativa contro il Covid-19 a carico della Banca

Nell’attesa che vengano diffusi i testi degli accordi che abbiamo appena firmato come tavolo di maggioranza, rispondiamo di seguito ad alcune domande sul negoziato che si è appena concluso.

PERCHE’ LA MAGGIORE EFFICIENZA RELATIVA AL 2019 VIENE RICONOSCIUTA ORA?

La maggiore efficienza viene normalmente riconosciuta nella seconda metà dell’anno successivo. Quest’anno però – complice anche l’emergenza Covid-19 – l’Amministrazione non si decideva ad avviare il negoziato. Il tavolo di Unità sindacale, quindi, è stato costretto a intraprendere iniziative che hanno portato a un primo incontro il 19 novembre scorso e alla firma dell’accordo oggi. La liquidazione in busta paga avverrà entro il prossimo mese di gennaio.

COME VIENE DETERMINATO L’IMPORTO DELL’EFFICIENZA?

Si parte da un calcolo effettuato dall’Amministrazione dell’incremento di produttività che per il 2019 è risultato particolarmente contenuto (0,7%, rispetto all’1,7% del 2018). Per il 2020 è stato convenuto che la metodologia di calcolo verrà rivista, anche per tenere conto delle molteplici attività svolte nell’ambito dell’emergenza Covid-19. Nel frattempo abbiamo comunque ottenuto un contributo straordinario della Banca che ha consentito di ridurre al minimo (lo 0,1%) l’onere per i colleghi del finanziamento della lump sum e far loro riconoscere in busta paga un importo pari allo 0,6% della massa salariale (0,86% della voce stipendio) invece che un importo inferiore, come sarebbe avvenuto se avessimo mantenuto la contribuzione dello scorso anno.

CHE COSA CAMBIA ORA PER IL TRATTAMENTO PREVIDENZIALE DEI COLLEGHI?

Il riconoscimento del contributo straordinario da parte della Banca rappresenta un passo avanti nella direzione di un finanziamento della lump sum che in futuro non gravi più – neppure per lo 0,1% – sull’efficienza riconosciuta ai colleghi. I colleghi post-93 non aderenti potranno fino al prossimo 31 maggio – grazie alla riapertura dei termini che abbiamo eccezionalmente ottenuto – riconsiderare l’opportunità di aderire al Fondo Pensione Complementare.
I colleghi pre-93 (e i post-93 non aderenti al Fondo), per parte loro, potranno avvalersi dell’anticipo sull’I.F.R. a un tasso competitivo rispetto a tutte le altre forme di finanziamento (ad esempio per l’acquisto della casa). Del ribasso dei tassi beneficerà anche chi ha già preso l’anticipo.

CHE COSA CAMBIA PER IL WELFARE AZIENDALE?

Oggi abbiamo firmato anche uno specifico accordo in materia di welfare aziendale, grazie al quale il nuovo sistema di flexible benefits parte a gennaio con un credito individuale più elevato: per il 2021 viene infatti portato a 870 euro per tutti e a 1200 euro per i colleghi con disabilità gravi. Ricordiamo che si tratta di importi netti e liberamente spendibili. Ulteriori miglioramenti potranno essere introdotti grazie al recupero dei fondi non utilizzati dal CASC nel 2020, che saranno quantificati con esattezza solo dopo la fine dell’anno.

COME PROSEGUE ORA IL CONFRONTO CON L’AMMINISTRAZIONE?

Il confronto che ha portato all’accordo di oggi è partito con grandi difficoltà già con riferimento alla misura dell’incremento di produttività. L’Amministrazione non ha poi ritenuto di strutturalizzare una parte di questo incremento, così come non lo aveva fatto per l’efficienza relativa al 2018 o ad anni precedenti. Ciò nonostante, al tavolo negoziale abbiamo comunque ottenuto altri riconoscimenti per l’impegno prestato dal personale: la loro misura – in termini economici – equivale complessivamente a un multiplo dello 0,4% di riconoscimento dell’efficienza inizialmente prospettato dall’Amministrazione (tenuto anche conto che alcuni benefici da noi ottenuti sono permanenti e/o al netto da imposte e contributi).
Con la firma di oggi si può tornare a negoziare su altri temi urgenti, che rischiavano di essere ulteriormente procrastinati: a cominciare da quelli legati alla nuova organizzazione del lavoro in Banca (che si ripercuote anche sull’orario di lavoro e sulla riforma dell’Area operativa). Si potrà a breve anche riprendere il negoziato sulla verifica della riforma dell’Area manageriale e sul lavoro in emergenza.

Roma, 3 dicembre 2020

 CIDA     SIBC     CGIL     CISL     DASBI     FABI     UIL