Incontro con il Direttore Generale

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SI APRE LA STRADA A RIFORME DI AMPIO RESPIRO: CON LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, VA FATTA LA RIFORMA ANCHE DELL’AREA OPERATIVA E QUELLA DELL’ORARIO DI LAVORO 

La gravità della situazione del Covid-19 evidenzia ulteriormente la necessità di interventi per modernizzare l’organizzazione del lavoro in Banca. Questo ci ha indotto a chiedere un incontro con il Direttore Generale, per confrontarci sul da farsi direttamente con il Vertice della Banca.

Il confronto con l’Amministrazione ai suoi più alti livelli è lo strumento che abbiamo scelto per segnalare le nostre priorità e avviare una stagione negoziale fattiva, non più improntata a lungaggini che ora non ci possiamo più permettere.

Con la costituzione del nostro tavolo unitario abbiamo anche sgombrato il campo dalle solite polemiche fra sindacati, che in questo momento riteniamo particolarmente fuori luogo e indice di una sorprendente mancanza di consapevolezza della serietà delle questioni aperte.

Nell’incontro con il Direttore Generale, abbiamo sottolineato che il confronto sulla nuova organizzazione del lavoro, a cui guarda il “libro bianco” già diffuso dall’Amministrazione, dovrà accompagnarsi a riforme ancor più necessarie e urgenti: da quella degli inquadramenti dell’Area operativa a quella dell’orario di lavoro. Sono aspetti rimasti incompiuti negli interventi di modernizzazione di questi ultimi anni e il Direttore Generale ci ha assicurato essere anche nell’interesse del Vertice della Banca.

Anche alla luce di queste rassicurazioni siamo certi che la controparte aziendale saprà valutare la necessità di modificare il proprio modus operandi, potendo affrontare questioni di così ampio respiro con un tavolo sindacale unitario. Non c’è alternativa al confronto con il Sindacato, per quanto su aspetti anche importanti le posizioni possano apparire distanti!

Sono certamente distanti sulla gestione dell’emergenza Covid-19, anche se il Direttore Generale ha ribadito come la Banca ponga la massima attenzione alla salute dei dipendenti.  Lo prendiamo in parola su questo e – nello spirito del confronto reciproco – invitiamo l’Amministrazione ad attuare fin d’ora quanto affermato nella comunicazione ai dipendenti di questa settimana sul ”modificare rapidamente l’assetto lavorativo” in relazione all’evoluzione dell’epidemia. Va fatto subito: rispetto all’altro ieri, infatti, non solo è aumentato il numero di contagi, ma si sta ventilando concretamente la riduzione dei servizi di trasposto pubblico e – in prospettiva – perfino il ripristino del lockdown.

Noi riteniamo – da tempo – che esistano i presupposti per ridurre la presenza dei colleghi negli uffici, anche rendendo meno stringente l’obbligo di rientro.

Bisogna però intervenire per davvero anche a tutela di tutti coloro che, soprattutto nelle Filiali, dovranno continuare a lavorare in presenza per assicurare lo svolgimento delle attività non delocalizzabili. In proposito, abbiamo sottolineato la contraddittorietà del voler eliminare l’unico contributo rimasto per molti di questi colleghi, quello per l’utilizzo del mezzo proprio che semmai va ampliato e razionalizzato.

La prossima settimana siamo stati convocati come tavolo unitario al previsto confronto con l’Amministrazione sul modello di organizzazione futura del lavoro e potremo cominciare concretamente a lavorare su quelle riforme a cui sono indissolubilmente connesse le speranze di cambiamento e di progresso che animano il personale della Banca.

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