Incontro del 16 luglio 2020 – E’ necessario sanare il pregresso

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La Banca negli incontri di ieri ha specificato la sua posizione rispetto alla trattativa in corso che è partita dal presupposto, condiviso, dell’esigenza di dover sanare le deroghe al regolamento che si sono rese necessarie per il Covid-19. E’ dai primi giorni di aprile che la Fisac CGIL insiste sulla necessità di normare la fase emergenziale, finalmente siamo riusciti a sederci a un tavolo e parlare delle problematiche ad oggi in essere. Tutto questo non significa che c’è un accordo dietro l’angolo ma che il percorso da noi prospettato ha avuto un riconoscimento.

L’intenzione della nostra Sigla, così come delle altre cinque che fanno parte del tavolo di maggioranza del totale dei colleghi sindacalizzati, è quella di portare a compimento l’esperienza di questi mesi vissuti e lavorati in maniera anomala da tutti i lavoratori, indipendentemente dall’Area di appartenenza e dal fatto che si è lavorato da remoto piuttosto che in presenza.

Tutto ciò che si sta discutendo non dovrà interferire con la prossima fondamentale trattativa sull’orario di lavoro ma dovrà essere soltanto un passaggio necessario per ristabilire regole che hanno subito deroghe in peius da parte Banca e sopportate dai colleghi. E’ chiaro che il tutto dovrà portare ad un miglioramento delle varie situazioni e al riconoscimento del molto fatto da parte di tutta la compagine del personale.

Nell’incontro del pomeriggio, a differenza di quello della mattina ed in modo inspiegabile visto l’argomento, la Delegazione aziendale ha esposto la posizione della Banca iniziando dalla PRESENZA NEGLI UFFICI:

  • luglio e agosto circa il 25/30% dei lavoratori con almeno una settimana al mese in presenza;
  • settembre, ottobre e novembre incremento fino a circa il 50% dei lavoratori che viene considerata una percentuale di arrivo per fine anno.

Per quanto riguarda il lavoro delocalizzato ci sarebbe l’intenzione di cambiare da subito gli art. del Regolamento (32 parte I e 35 parte II) che prevedono, ad oggi, la possibilità di lavorare al massimo un giorno a settimana (eventualmente divisibile in 2 mezze giornate) portando il numero dei giorni di possibile lavoro delocalizzato ad almeno un giorno a settimana.

In merito alle FASCE DI REPERIBILITA’ la Banca ha dichiarato di prevedere due periodi orari durante la giornata 09:30-12:30 e 14:30-16:30 con il DIRITTO ALLA DISCONNESSIONE garantito dalle 18:45 alle 8:00 del giorno successivo e nei weekend.

Queste fasce riguarderebbero anche il telelavoro. Ricordiamo che con fatica, solo di recente, abbiamo allargato l’arco temporale nel quale poter prestare la propria giornata lavorativa portandola dalle 7:30/20:00 alle 06:00/22:00 garantendo ai colleghi una flessibilità maggiore. Siamo convinti che questa non sia la strada giusta e che si debba fare una riflessione approfondita.

La Fisac CGIL, come già avvenuto in incontri precedenti, ha sottolineato – con riferimento ai colleghi che hanno lavorato da remoto – la mancanza di indennità sostitutive sia di servizi non percepiti che di costi aggiuntivi sostenuti.

Per coloro che hanno lavorano in presenza e che hanno supportato e sopportato il periodo pandemico abbiamo chiesto un riconoscimento tangibile, nel breve periodo, il tutto anche alla luce degli indubbi e forti risparmi che l’Amministrazione ha avuto negli scorsi quattro mesi. La Banca si è detta disposta a fare una riflessione in proposito.

Abbiamo nuovamente espresso la forte esigenza di sanare al più presto le incongruenze su prestazioni richieste e non monetizzate subite da colleghi risalenti, sia al mese di aprile che al mese di maggio.

Nei primi giorni della prossima settimana è previsto un altro incontro.

Roma, 17 luglio 2020

La Segreteria Nazionale