Area Operativa – A chi giova questa riforma?

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Nella giornata di ieri si è svolto un incontro sulla riforma delle Carriere Operative, focalizzato sugli aspetti mansionistici (Link).

In premessa, la delegazione aziendale ha precisato che, all’avvio della riforma, verrebbe corrisposto un “premio di reinquadramento” pari ad uno scatto stipendiale, che sarà PESANTE O LEGGERO a seconda dello scatto attualmente percepito dal collega (scatto unico, nel caso dei Vice Assistenti).

Ci è stato inoltre comunicato che il numero dei posti messi a disposizione per il passaggio a Supervisore sarà compreso tra 300 e 500, nel giro di 3 o 5 anni, in base ai futuri pensionamenti e alle mansioni che si potranno attribuire al segmento Supervisori.

Dall’incontro è emersa l’evidente volontà della Bancadi ottenere massima flessibilità da ogni lavoratoresenza investire risorse economiche.

MANSIONI

La proposta della Banca è ancora di due soli Segmenti: Supervisori e Operatori; questi ultimi saranno chiamati a svolgere, per tutto il periodo di permanenza nel segmento, un ventaglio estremamente ampio di mansioni, ivi comprese quelle “trascinate” (ex Se.Ge.Si.): movimentazione dei valori, sorveglianza operai, gestione della posta, ecc.

La permanenza nel segmento per un certo numero di anni, non consentirà comunque agli Operatori di abbandonare alcuna mansione (fatta l’ovvia eccezione delle esenzioni conseguenti alle già esistenti previsioni regolamentari in materia di salute e sicurezza sul lavoro).

Al contrario, i gestori del personale potranno utilizzare quella che la Banca definisce “salvaguardia delle professionalità”, come elemento per decidere discrezionalmente “chi farà cosa”, pescando da un enorme calderone mansionistico.

Non facciamo fatica ad immaginare quale potrà essere l’impatto di questa impostazione in termini di rapporti interpersonali e di spirito di collaborazione.

Inoltre, al di là delle mansioni formalmente individuate per ognuno dei due segmenti, appare chiaro un generalizzato demansionamento per tutti i colleghi, a partire dal segmento apicale dell’Area, i Supervisori, per arrivare a quello degli Operatori.

Nell’idea della Banca, ad esempio, i Supervisori saranno “meno coordinatori” e “più specialisti”, rispetto agli attuali Coadiutori; è inoltre probabile che si troveranno a svolgere mansioni proprie degli Operatori, dato che la Banca intende sovralimentare il segmento dei Supervisori ma non fornisce garanzie di incremento e velocizzazione dei passaggi da Supervisore a Consigliere, né di corpose assunzioni nel segmento Operatori.

Come già ribadito nei precedenti incontri, la Banca si rifiuta anche di aprire una nuova sessione di reinquadramento da Coadiutore a Expert, nonostante ammetta che – al momento – i mansionari dei due “gradi” siano sovrapponibili.

Questi interventi sarebbero indispensabili per valorizzare, anziché sminuire, il futuro Supervisore e con esso tutta l’Area operativa.

ASPETTI ECONOMICI

La Banca ha espressamente dichiarato di non voler investire risorse nell’Area operativa.

Di fronte all’ostinazione della Banca nel proporre due soli segmenti, abbiamo chiesto che – se due segmenti devono essere – al loro interno tutti i passaggi automatici di livello abbiano lo stesso importo.

La Banca si rifiuta tuttavia di accogliere questa richiesta e continua a prevedere “scatti” automatici biennali differenziati all’interno dei segmenti, andando cosìa danneggiare soprattutto i più “giovani di Banca”, che subiranno un ampliamento della “forbice retributiva” (complice anche il meccanismo di calcolo del “premio di reinquadramento”).  Ancora una volta, insomma, gli interessi dei più giovani vengono messi in secondo piano.

Inoltre, la previsione di due soli segmenti farà risparmiare alla Banca gli attuali “scatti aggiuntivi” per avanzamenti di grado (es. circa 3.000 euro da Vice Assistente ad Assistente, da Operaio di III a Operaio di II o da Coadiutore a Coadiutore principale e oltre 6.000 euro da assistente ad Assistente superiore).

I risparmi che ne deriveranno verranno destinati – a detta della Banca – a finanziare sia i nuovi scatti biennali, che la “premialità economica del merito” (da discutere nel prossimo incontro), che – secondo quanto già annunciato – avrà caratteri simili alla metodologia presente nell’Area manageriale

La riforma la pagano i colleghi. Chi ci guadagna è la Banca, anche in termini di flessibilità.

Roma, 3 aprile 2019

La Segreteria Nazionale