Riforma delle Carriere – La Banca alza un muro di gomma

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Nella giornata di ieri si è svolto il previsto incontro con la Banca sulla riforma delle carriere operative: incontro, a parere di questa O.S, insoddisfacente nei contenuti ed evanescente nella forma.

L’impressione è che la Banca abbia alzato un vero e proprio muro di gomma nei nostri confronti.

A precise domande avanzate da questa O.S. sulla struttura dell’Area Operativa come proposta dalla Banca, la Delegazione Aziendale ha fornito pochissime informazioni, in uno stillicidio di risposte possibiliste e laconiche, se non addirittura reticenti, su quanto – probabilmente – già concordato con il primo tavolo.

La chiusura dimostrata dai vertici dell’Istituto nei confronti di questa O.S. è inaccettabile e rappresenta una mancanza di rispetto verso tutti i colleghi, che meritano un’informazione completa e trasparente.

Entrando nel merito degli argomenti “trattati”, la Delegazione Aziendale si è “focalizzata” sul segmento dei Supervisori, dichiarando l’intenzione della Banca di volerlo potenziare dal punto di vista mansionistico ed implemantare dal punto di vista numerico (il rapporto rispetto al segmento degli Addetti ad oggi pari a 1/5, passerebbe a 1/3?).

Non si conoscono però le modalità di questi interventi, elemento fondamentale per capire appieno se il ruolo degli attuali e futuri Coadiutori verrebbe effettivamente mantenuto e valorizzato o sminuito, al di là delle dichiarazioni di intento, come temiamo.

Timore confermato anche dall’ipotesi, ventilata dalla Banca durante l’incontro, di arrivare a un temporaneo incremento delle promozioni dei Coadiutori verso l’area Manager, non con il solo passaggio a Consigliere (naturale sbocco di tale grado, secondo la Fisac CGIL e gli accordi attualmente in essere), ma anche con quello a Expert.

Peraltro, tale ipotesi di aumento dei passaggi verso l’area Manager, è stata presentata non come un potenziamento del ruolo del Coadiutore tramite un rafforzamento strutturale delle sue possibilità di carriera, ma come una “compensazione” della non volontà di effettuare ulteriori reinquadramenti ad Expert.

Come Fisac CGIL abbiamo chiesto che gli Operai restino un profilo dell’area Operativa e non confluiscano in una carriera separata, come nella proposta della Banca, pericolosamente ghettizzante.

A fronte di nostra domanda sul funzionamento dei livelli, la Delegazione Aziendale ha tutt’altro che fugato il timore che la Banca abbia intenzione di togliere lo scatto automatico di livello stipendiale anche dall’area Operativa.

Abbiamo inoltre avuto conferma dell’intenzione di andare verso la creazionedi due macrosegmenti con le relative problematiche (eccesso di flessibilità, rischi di peggioramento della dinamica stipendiale per tutti e soprattutto per i più giovani), che abbiamo già indicato in precedenti comunicazioni.

La Fisac Cgil ha esposto durante gli incontri di trattativa la propria visione; altrettanto non si può dire della Banca, che continua a convocare incontrisenza avanzare una proposta chiara, completa ed esaustiva.

Chiediamo che la Delegazione Aziendale, al prossimo incontro per la discussione della riforma delle carriere – già fissato per la seconda metà di novembre – si presenti con delle risposte alle nostre proposte, sulla base delle quali avviare finalmente un confronto serio, costruttivo e “a tutto tondo”.

 

Roma, 31 ottobre 2018

La Segreteria Nazionale

 

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