Carenze di organico – Ritardi inaccettabili

BandiereCGIL

Di recente – nel salutare il riavvio della stagione sindacale – abbiamo sottolineato alcuni punti fondamentali da affrontare nella contrattazione.

Adesso affrontiamo questioni più organizzative, anch’esse in attesa – da tempo – di essere risolte.

Si fa riferimento, in particolare, alla carenza di organico sia nelle strutture romane che in molte Filiali. Riceviamo da mesi segnalazioni da parte dei nostri rappresentanti locali di crescenti difficoltà nello svolgere le attività quotidiane, vista anche la mancata sostituzione di personale trasferito o collocato a riposo.

Questa O.S. ha più volte sollevato la questione con la Banca, ottenendo spesso risposte evasive o transitorie.

La Fisac CGIL ha fatto proposte per redistribuire in modo più efficiente alcuni compiti; assistiamo invece a scelte dell’Amministrazione a dir poco inefficienti, inefficaci e gravose per i Lavoratori, come l’accentramento della gestione delle banconote sospette di falsità, che ha finito per oberare il Servizio Cassa Generale.

Ancora, la Fisac CGIL ha indicato la possibilità – ad esempio – di un ampio turn over del personale nell’ambito del quale assumere un numero consistente di giovani; per tutta risposta l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto l’introduzione dell’”Operaio Junior” al Servizio Banconote con diritti salariali notevolmente inferiori al resto della compagine e introducendo un “precedente” che rischia di condizionare anche l’eventuale futura riforma delle carriere degli operativi.

Nel frattempo, i problemi sui posti di lavoro aumentano così come l’insoddisfazione dei colleghi.

Anche rispetto a questa carenza di programmazione delle risorse è giunto il momento da parte del Sindacato di alzare il livello del confronto utilizzando tutti gli strumenti a disposizione per spingere la Banca ad un deciso cambio di passo.

Da molto tempo la Fisac CGIL – in relazione alla complessità dei problemi che afferiscono anche ciò che accade all’esterno del nostro Istituto – sollecita un confronto trasparente e ampio tra le parti sociali al fine di addivenire a soluzioni che siano, finalmente, condivise.

Non è più il tempo di autonome scelte aziendali, visti anche i risultati non proprio incoraggianti di recenti riorganizzazioni.

Allo stesso modo non è più il tempo di alleanze sindacali “esclusive” aventi spesso l’obiettivo di raggiungere accordi di basso profilo e sempre più di compromesso.

Roma, 7 settembre 2018

La Segreteria Nazionale