INCONTRO DEL 12 DICEMBRE 2017

BandiereCGILSi è svolto il 12 dicembre u.s. il previsto incontro su due argomenti di forte interesse per i lavoratori della Banca d’Italia: ristrutturazione Servizio Banconote ed efficienza aziendale.

EFFICIENZA AZIENDALE

La proposta definitiva della Banca è la seguente:

  • 1,15% della massa salariale, come quota una tantum;
  • 0,85% di strutturalizzazione dall’1.1.2018;
  • 0,30% di strutturalizzazione dall’1.1.2019;

per un totale di 2,30% della massa salariale.

L’importo precedentemente proposto dalla Banca, 2,50%, viene così ridotto dello 0,20%, che verrà devoluto alla Lump Sum unitamente ad una quota versata dalla Banca pari allo 0,40% (comprendente lo 0,20% per l’anno corrente ed una quota ulteriore di  0,20% a carattere straordinario).

Ad oggi, il totale dei versamenti nella Lump Sum è pertanto così distribuito: prelievo forzoso a carico dei Colleghi 1,20% – contributo Banca 0,90%.

Tale proposta, oltre alla decurtazione a carico di tutti per alimentare insufficientemente la Lump Sum, mette definitivamente “una pietra tombale” sulla possibilità di recuperare almeno in parte la perdita di acquisto sulle retribuzioni dei Colleghi subita durante gli anni di blocco stipendiale.

BANCONOTE

Per il Servizio BAN sono state proposte tre tipologie di orario di lavoro: 36 ore settimanali su quattro giorni dal lunedì al giovedì, comprensive di mensa, per i centri di produzione; stessa tipologia di orario per le manutenzioni, con possibilità di distribuire le quattro giornate lavorative dal lunedì al giovedì o dal martedì al venerdì; alcuni settori 38 ore settimanali e il restante personale 37,30 su cinque giorni lavorativi.

Non sono stati registrati passi in avanti sulla flessibilità organizzativa e gestionale.

È stata eliminata la prova scritta per il passaggio ad Assistente e Coadiutore Tecnico.

Rimangono invariate le misure di accompagnamento per tutti gli addetti al Servizio Banconote e per gli Operai dell’Area romana.

Riguardo al nuovo grado di ingresso, la Banca ha proposto un livello economico di assunzione a 23.000 euro, uno scatto annuale a 450 euro ed il passaggio dopo 6/8 anni al grado di Operaio di 3° senza trascinamento dell’assegno di servizio.

È stata poi resa una dichiarazione che impegnerebbe la Banca al mantenimento della funzione della stampa del biglietto ed un impegno a trattare un’eventuale dismissione del Servizio Banconote.

Pur considerando positivamente alcuni movimenti all’interno della trattativa, per la FISAC Cgil rimangono diversi dubbi, che sono stati espressi al tavolo.

Innanzitutto nell’accordo che va delineandosi sussiste troppa flessibilità organizzativa e gestionale, ed il taglio dei costi richiesto dalla Banca ricadrebbe interamente sui Lavoratori, presenti e futuri.

Anche sulla figura dell’Operaio junior permangono forti perplessità legate non solo ai troppo timidi passi in avanti registrati nella definizione di questa nuova figura, ma anche nella incertezza nei numeri delle future assunzioni. Il rischio che si profila all’orizzonte è che la nuova figura di Operaio junior possa rappresentare un “cavallo di Troia” che consenta alla Banca di inserire – nella ormai imminente trattativa per la riforma delle carriere operative – una analoga figura di “impiegato junior”, anch’egli con un salario di ingresso inferiore a quello attuale; continuando così a scaricare sulle nuove generazioni le “necessità gestionali” dell’Amministrazione.

Il Servizio Banconote non può trasformarsi in un laboratorio ove condurre oscuri esperimenti al ribasso.

E’ impossibile, poi, tacere sulla dichiarazione con cui la Banca intenderebbe “rassicurare” i Colleghi circa il loro futuro e quello del Servizio.

Da un lato, la conferma della volontà della Banca di mantenere “in house” la produzione delle banconote è del tutto priva di significato concreto, in quanto le linee guida sull’EPPS ricollegano alla produzione “in house” sia un modello analogo a quello attuale che quello basato sulla creazione di un soggetto separato e di diritto privato. In secondo luogo, la promessa di sottoporre a negoziato il mantenimento dello status giuridico ed economico dei Colleghi di BAN, nel caso in cui in sede europea si dovesse decidere di abbandonare la produzione delle banconote “in house”, significa mettere in discussione uno status acquisito in capo al dipendente all’esito di un concorso pubblico.

CANTIERE QUATTRO FONTANE

A latere dell’incontro la Banca ha proposto 18 euro al giorno dal 1.1.2017 per il disagio subito dai Colleghi impiegati nel cantiere.

La Banca si è riservata di presentare i testi degli accordi alle OO.SS. nel più breve tempo possibile.

Abbiamo ribadito alla Delegazione aziendale l’urgenza di conoscere nel dettaglio il testo della proposta di accordo in modo da avere il tempo di valutarne impatto ed aspetti problematici.

Roma, 13 dicembre 2017

                                                                                                       La Segreteria Nazionale