Venerdì scorso, nella splendida cornice di Villa Huffer in Via Nazionale, si è svolto un “rito” che in un Paese normale sarebbe stato “bollato” come un atto incomprensibile.
Infatti, dopo l’implosione del tavolo di maggioranza, la Banca, invece di attendere una convergenza sindacale su alcuni argomenti oggetto degli incontri precedenti, ha convocato le OO. SS. non avendo e non potendo avere novità sostanziali per il proseguimento del negoziato.
In termini sindacali, l’incontro del 1^ dicembre si può classificare come “interlocutorio”.
BANCONOTE
La Banca è disponibile ad una dichiarazione di intenti circa la garanzia per il futuro dei Colleghi di Banconote, ma non ha esplicitato in che termini. Per la FISAC CGIL è fondamentale, oltre alla garanzia per gli addetti presenti e futuri, anche il mantenimento all’interno dell’Istituto della Funzione della produzione delle banconote.
EFFICIENZA AZIENDALE
La Delegazione aziendale ha confermato il 2,5% a titolo di efficienza aziendale e ha proposto, solo e soltanto se la trattativa su Banconote vedrà uno sviluppo positivo, uno 0,5% strutturale. Su questo argomento la FISAC CGIL ritiene assolutamente insufficiente sia la proposta sia il “condizionamento” della parte strutturale.
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Come sempre, la FISAC CGIL è disponibile ad un confronto con tutte le OO. SS. che parta dalla difesa della Funzione, dalle garanzie per gli addetti al Servizio Banconote presenti e futuri nonché dal riconoscimento di un importo significativo di efficienza aziendale per i Colleghi.
Il “senso di responsabilità” richiamato da altre sigle ci trova d’accordo: ciononostante, riteniamo che la mera e contingente somma algebrica dei numeri delle “tessere” non possa rappresentare, in assenza di piattaforme e strategie comuni, una risposta efficace alle esigenze dei lavoratori.
Roma, 4 dicembre 2017
La Segreteria Nazionale