Questo 25 aprile sono 72 anni che il nostro Paese si è liberato dalla tirannia nazifascista.
Nel ricordare a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Banca d’Italia questa data, non vogliamo compiere un atto dovuto ma, al contrario, sottolinearne l’attualità.
Il 25 aprile del 1945 questo Paese imboccò la strada per un futuro di pace e di democrazia, un futuro che desse la speranza a chi viveva quei giorni tumultuosi di garantire un avvenire migliore per sé e per i propri figli.
Per decenni così è stato. Il movimento dei lavoratori ha ottenuto diritti e migliori condizioni salariali, sanità accessibile a tutti e scuola pubblica per i propri figli migliorando le condizioni di un intero popolo.
Oggi non è più così. Nuove ideologie dominanti hanno fatto compiere a tutti noi un passo indietro, rimettendo in discussione quei risultati raggiunti in anni di lotte e i tristi risultati di tutto questo sono sotto gli occhi di tutti noi. Amaramente dobbiamo constatare che, dal dopoguerra ad oggi, i nostri figli saranno la prima generazione che, in termini economici, di diritti, di prospettive e di pace, farà un passo indietro rispetto a quella che la ha preceduta.
E’ per questo che è fondamentale recuperare gli ideali e la spinta morale propulsiva di quel 25 aprile del 1945.
Pace, democrazia, lavoro e dignità devono tornare a essere gli elementi fondativi della nostra società.
Buon 25 aprile!
Roma, 24 aprile 2017
La Segreteria Nazionale