Servizio Banconote e Filiali STC – Incontro del 24 gennaio

Bandiere

 

A CIASCUNO LE PROPRIE RESPONSABILITA’

I LAVORATORI NON PAGHINO PER GLI ERRORI DELLA BANCA!

Ieri si è svolto un incontro sulla riorganizzazione del Servizio Banconote e sulle problematiche delle Filiali STC.

La Fisac CGIL ha immediatamente contestato alla Banca la convocazione dei due argomenti in un’unica sessione di trattativa. La nostra posizione chiara, e già espressa all’Amministrazione nei mesi scorsi, ha portato la delegazione aziendale a dichiarare che le prossime sessioni saranno differenziate per argomento in modo trasparente e non sovrapponibile. Prendiamo atto con soddisfazione del cambiamento di rotta effettuato.

SERVIZIO BAN

In premessa, la Banca ha ribadito il valore strategico del mantenimento all’interno dell’Istituzione della funzione di stampa delle banconote.

Attesa la riduzione di produzione a livello europeo (e quindi anche nazionale) stimata dalla BCE e la volontà della Banca di mantenere un costo della banconota compatibile con quello medio europeo, la delegazione aziendale ha confermato l’intenzione di intervenire sulla struttura del Servizio, sull’organizzazione del lavoro e sul numero degli addetti, presentando anche delle slides illustrative che potete leggere qui e qui.

Con riferimento al primo punto, sarebbe previsto l’accorpamento delle funzioni più strettamente legate alla produzione in una struttura con maggiore autonomia e l’esternalizzazione presso altre strutture della Banca delle attività di supporto (es. Segreteria e Approvvigionamenti).

Pur condividendo l’obiettivo di “difendere” la produzione di banconote – anche –perseguendo una maggiore efficienza, ribadiamo la preoccupazione che l’intervento possa risultare strumentale a futuri cambiamenti della natura giuridica della stamperia con conseguenze negative sui lavoratori (natura dei contratti, ecc…).

Con riferimento agli interventi sull’organizzazione del lavoro, la delegazione aziendale ha confermato l’intenzione di eliminare i due turni di lavorazione, concentrando l’orario di lavoro su 4 giorni lavorativi, di 9 ore e 22 minuti oltre 30 minuti di pausa mensa, ricorrendo al quinto giorno per fronteggiare eventuali picchi produttivi, anche rispetto alle attuali previsioni.

La Fisac CGIL ritiene che la giornata tipo di quasi 10 ore di lavoro sia inusitata, antistorica e, per usare un eufemismo, eccessivamente pesante per i lavoratori, oltretutto impegnati in attività di tipo industriale, in via continuativa e con carichi di lavoro aumentati proprio nelle fasi di “rotazione” per la fruizione della mensa (12.50 – 14.50).

In particolare, tale orario esporrebbe i lavoratori a rischi per la loro salute e sicurezza ben maggiori degli attuali oltre che aumentare, ad oggi gratuitamente, l’orario settimanale che passerebbe da ore 35 a 37,28 ore!!!

Peraltro, ci permettiamo di denunciare che anche la qualità delle lavorazioni risentirebbe del maggiore stress psico-fisico dei lavoratori.

Con riferimento al progetto di riduzione del personale presentato dalla Banca, lo stesso dovrebbe passare da circa 350 a circa 220 addetti, grazie alla citata esternalizzazione presso altre strutture della Banca delle “attività di supporto”, al ricollocamento volontario presso altre strutture e a misure di accompagnamento all’uscita. Sul punto, abbiamo chiesto che in caso di accompagnamento all’uscita, siano previste con accordo sindacale nuove assunzioni, mirate anche nella loro successione temporale a preservare l’elevata professionalità presente nel Servizio, ampiamente riconosciuta anche a livello internazionale.

Per quanto sopra esposto, al momento non risulta accettabile la proposta della Banca, che dovrà essere modificata, non ci stancheremo mai di dirlo, durante incontri di durata adeguata e senza che tale trattativa venga mai più “mischiata” con altre, anch’esse delicate e meritevoli di incontri specifici, come quella sulle Filiali STC.

Più in generale, andrebbe integrata l’attenzione all’abbattimento dei costi (efficienza), con la necessità di preservare l’elevato livello qualitativo delle attività della nostra stamperia (efficacia).

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FILIALI STC

Le Filiali STC presentano numerose criticità, che impattano negativamente sul personale, per le quali già da tempo la Fisac CGIL ha formulato proposte (leggi le proposte).

In proposito, la Banca si è dichiarata non disponibile a trattare di miglioramenti sotto l’aspetto economico, ma solo ad affrontare un confronto sulla possibilità di estendere anche alle Filiali STC, per quanto possibile, la maggiore flessibilità oraria di cui beneficiano i lavoratori delle altre strutture della Banca.

In contropartita, la delegazione aziendale chiede maggiore flessibilità sull’organizzazione del lavoro, chiedendo – tra l’altro:

  • impiego giornaliero del singolo lavoratore anche su due turni di contazione;

  • eliminazione della figura del supervisore;

  • possibilità di far svolgere in successione, ai lavoratori, attività di contazione e di sportello-banche.

Interventi di questo tipo appaiono, secondo la Fisac CGIL, in contraddizione con il comune interesse dell’Istituzione e dei lavoratori di mantenere elevati presidi di sicurezza nella gestione dei valori e bassi livelli di rischio per la salute dei lavoratori, in primis in termini di rischio da stress lavoro-correlato.

Per le problematiche delle Filiali STC è chiaramente opportuna una riflessione seria su cosa davvero voglia fare la Banca della funzione di circolazione monetaria in generale, e delle Filiali STC in particolare.

Per fare solo alcuni esempi, non si può svolgere una credibile attività di formazione verso il territorio come strumento di lotta alla contraffazione e contestualmente togliere al territorio la possibilità di “visionare” le contraffazioni accentrando la Faldan presso una struttura peraltro in carenza di personale compensata (in parte) con missioni. Così come non si può dichiarare l’obiettivo di ridurre i costi intervenendo sul personale e contemporaneamente organizzare movimenti fondi verso Filiali del Nord Italia utilizzando convogli provenienti da Roma anziché da Filiali STC limitrofe come è sempre avvenuto in passato.

A ciascuno le proprie responsabilità. I lavoratori non paghino per gli errori della Banca!

Roma, 25 gennaio 2017

La Segreteria Nazionale