Incontro informativo su BAN del 25 ottobre

Bandiere

 

Ieri si è svolto un incontro informativo sul Servizio BAN cui seguirà, già nel mese di novembre, la fase di negoziazione vera e propria.

La delegazione aziendale ha informato le OO.SS. della contrazione attuale e prospettica della produzione di banconote in euro e della necessità di ridurre i costi di produzione dei biglietti per avvicinarli all’obiettivo fissato in ambito europeo, rispetto al quale il costo di produzione della nostra stamperia è ad oggi superiore.

Una prima osservazione si potrebbe fare sulla correttezza di tale obiettivo, che riviene dalla media dei costi di produzione delle stamperie private e quindi appare del tutto incoerente con il ruolo che la BCE stessa ha fissato per le stamperie pubbliche.

Infatti, questi ultime – a fronte di costi superiori rispetto a quelle private – assicurano maggiore efficacia, sicurezza (anche in termini di continuità operativa) e contributo alla “ricerca e sviluppo” (per la quale la nostra stamperia rappresenta l’eccellenza europea). Peraltro, il confronto potrebbe essere parzialmente inficiato dal fatto che alcune stamperie non si limitano alla produzione dell’Euro.

La Banca, per raggiungere l’obiettivo, ha prospettato la possibilità di alcuni interventi nell’ambito di un piano industriale che si possono così sintetizzare:

1. riforme organizzative e procedurali che possano favorire un contenimento dei costi;

2. ristrutturazione del Servizio BAN con creazione di un’unità produttiva di tipo industriale, con maggiore autonomia rispetto al resto della Banca, “affiancata” da due strutture dedite alle attività più strettamente collegate alla produzione (“supporto tecnico” con compiti di ricerca e sviluppo e “supporto amministrativo” con compiti di pianificazione e controllo) e da una più “esterna”, dedita alle attività residue e in condivisione con altri servizi;

3. riduzione del personale con ricorso a incentivi all’esodo e a trasferimenti presso altre strutture della Banca.

Rispetto alle affermazioni dalla Delegazione aziendale, che per alcuni aspetti riteniamo gravi, la Fisac appronterà la propria azione sindacale al fine di:

1. mantenere all’interno della Banca la produzione delle banconote;

2. mantenere l’integrazione di BAN con il resto della Banca;

3. mantenere livelli occupazionali adeguati, con assunzione di giovani in caso di ricorso agli esodi.

Attesa la delicatezza della situazione e gli effetti che questa potrebbe produrre con il tempo su tutti i lavoratori della Banca (e non solo sui colleghi di BAN), è auspicabile la massima coesione tra i lavoratori e le organizzazioni che li rappresentano.

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A latere dell’incontro il Segretario Generale ha chiesto la disponibilità delle OO.SS. per un incontro sulla c.d. “lump sum”.

Per la Fisac non sussistono preclusioni rispetto alla possibilità di continuare a discutere della materia. Come sempre, si valuteranno le eventuali novità che potranno nel frattempo emergere rispetto al mese di luglio, quando la trattativa si arenò.

Come avemmo modo di sottolineare già in estate, non basta una “bella cornice” per fare di un quadro “un’opera d’arte”, ci vuole la tela e, ad oggi, si scorge appena l’imprimitura.

Roma, 26 ottobre 2016

La Segreteria Nazionale