Incontro del 20 settembre

Bandiere

 

Nel corso dell’incontro sulla “maggiore efficienza aziendale” la Banca ha proposto di corrispondere ai colleghi una “una tantum” pari all’1,50% del monte salari, corrispondente al 2,17% del monte stipendi al 1° gennaio 2016.

La Fisac Cgil ha fatto presente che tale misura, da incrementare ulteriormente, deve andare ad aumentare in modo strutturale le retribuzioni dei colleghi, in relazione al fatto che i lavoratori dell’Istituto hanno conosciuto un periodo pluriennale di blocco stipendiale iniziato nel 2011, penalizzante soprattutto per i “post ’93”.

La Delegazione aziendale ha dichiarato di essere indisponibile a forme di strutturalizzazione dell’efficienza aziendale. Contestualmente, si è detta disposta ad aumentare di “qualche decimale” la percentuale proposta, ma solo nel caso in cui tale aumento sia destinato alla Previdenza Complementare, previo raggiungimento di un accordo sul “lump sum”.

L’avvio della trattativa sulla maggiore efficienza, evidentemente, parte subito in salita. L’obiettivo della Fisac rimane comunque quello di migliorare la proposta presentata oggi della Delegazione aziendale.

La necessità di risolvere la questione della Previdenza Complementare non può essere legata ad altri argomenti ma trovare prima una complessiva condivisione tra la Banca e una larga maggioranza delle OO.SS.. Come già ribadito più volte, la storia recente ci insegna che su tematiche come questa è importante costruire un’ampia condivisione sindacale; se ognuno metterà da parte i “soliti interessi di bottega” si potrà lavorare per ridurre il gap tra ante e post ’93.

La Segreteria Nazionale