Un futuro migliore per i post 93? Proviamo a parlarne

Bandiere

 

Come noto, il 5 luglio p.v. la Banca ha convocato le OO.SS. per un incontro negoziale sulla questione del “Lump Sum” cioè, più semplicemente, di una possibile liquidazione per i colleghi post 93 al momento della cessazione dal servizio.

La Fisac ribadisce che la cornice in cui si muove la proposta aziendale presenta elementi positivi e di novità non fosse altro perché crea – potenzialmente – le condizioni per ridurre significativamente il gap esistente tra il trattamento previdenziale dei “pre 93” e quello dei “post”.

Fatta questa doverosa premessa è bene tuttavia ricordare alcune debolezze della proposta.

• Al momento non sussiste alcuna garanzia di significativi versamenti di risorse da parte della Banca. Infatti, la previsione di utilizzare una parte della produttività aziendale non garantisce un flusso annuale costante e importante, specie se la determinazione annuale di quel “premio” continuerà a derivare da parametri opachi e non verificabili.

Si deve tener conto dei colleghi “post 93” che sono in Banca da più anni. L’avvio di questa nuova forma previdenziale in un contesto di prestazioni non definite, può determinare una penalizzazione – in mancanza di opportuni aggiustamenti – per chi si pensionerà nei prossimi 10/15 anni. Un versamento importante iniziale da parte della Banca da aggiungere ai 5,6 milioni di euro circa maturati a seguito dell’accordo del 2014, ridurrebbe tale penalizzazione.

• Analogamente al Fondo complementare, anche l’importo derivante dal “Lump Sum” dovrebbe essere reversibile (in favore di eventuali eredi).

• Il principio del vincolo solidaristico tra vecchie e nuove generazioni deve essere meglio definito. In particolare bisogna tener conto del fatto che il numero dei colleghi iscritti all’RTQ tenderà gradualmente a ridursi; pertanto occorre un impegno dell’Amministrazione rispetto all’utilizzo progressivo della relativa posta di bilancio, a vantaggio dei colleghi più giovani.

E’ necessario ottenere garanzie che la trattativa per migliorare il trattamento previdenziale dei post ’93, aderenti e non aderenti al Fondo complementare, non possa arrestarsi a fronte della nascita del “Lump Sum”.

La Fisac ribadisce pertanto la necessità di un’attenta analisi della questione e di una negoziazione approfondita con la Banca per arrivare a risultati positivi per i colleghi.

In tale ambito, l’unità di tutte le sigle sindacali sarebbe auspicabile e necessaria, come insegna il passato.

Infine, un appello ai colleghi post 93: si sta parlando del vostro futuro o almeno di una parte importante di esso. Attendiamo da voi osservazioni, contributi e eventuali richieste di chiarimenti. Scriveteci all’indirizzo e-mail segreteria@fisacbancaditalia.it.

Roma, 4 luglio 2016

La Segreteria Nazionale