Previdenza complementare – Incontro del 21 giugno

Bandiere

Nella mattinata del 21 Giugno si è svolto il secondo incontro negoziale sulla tematica della somma forfetaria (Lump Sum) da riconoscere agli iscritti al Fondo Pensione Complementare.

La proposta dell’Amministrazione è un positivo passo avanti nella giusta direzione, seppur tardivo, rispetto agli impegni assunti con gli accordi del 2014.

Nel corso della discussione sono state avanzate alcune richieste su temi specifici e ottenute alcune importanti conferme:
requisiti per il conseguimento della Lump Sum: si è dato atto della necessità di una riconsiderazione più generale per evitare comportamenti speculativi e per tutelare, chi assunto in età avanzata, non possa raggiungere certe anzianità di servizio;
. la remunerazione degli accantonamenti per la Lump Sum sarà commisurata di anno in anno al migliore dei comparti del FPC;
l’alimentazione del fondo, inizialmente di pari misura fra dipendenti e Amministrazione, verrà poi lasciata alla contrattazione di secondo livello; sarà inoltre possibile accedere a flussi diversi da quelli rivenienti dall’efficienza aziendale;
i post’93 non aderenti: si è ottenuto dall’Amministrazione di considerare una loro esenzione dalla contribuzione.

Sono state inoltre avanzate altre richieste da parte sindacale di carattere economico:
• garanzia di un versamento minimo annuale della Banca;
• raddoppio da parte della Banca della quota dello 0,9% a valere sulla produttività riconosciuta per il 2014.

Su tali richieste la Banca si è invece detta indisponibile a negoziare.

Alla luce di quanto precede, il percorso per pervenire ad un accordo sulla materia è ancora complesso.
Questa O.S. ritiene che, sebbene la cornice rappresenti un elemento da considerare positivamente, le incertezze relative all’ammontare della contribuzione da destinare a questa forma di “liquidazione” non consente ad oggi di pervenire a fasi conclusive del negoziato.
In virtù di ciò, non si possono che stigmatizzare le forzature della Banca tendenti a non migliorare la proposta.

Viceversa, è obiettivo della Fisac nell’ambito della necessità di eliminare il divario esistente nel trattamento di pensionamento riconosciuto alle diverse generazioni di colleghi, di fissare certezze in termini di risorse attuali e future da destinare da parte dell’Amministrazione (nell’ambito del quale sarebbe auspicabile contrattare i requisiti per la determinazione annuale della produttività aziendale), di costruire un vincolo solidaristico chiaro tra ante e post ’93 con l’utilizzo crescente delle risorse eccedenti utilizzate per alimentare l’IFR, di fissare elementi di equità rispetto alla somma da riconoscere al collega anche per chi uscirà dall’Istituto nei prossimi anni.

Vista la complessità della negoziazione, questa O.S. ritiene – come già avvenuto in passato – che senza un’unità di tutto il fronte sindacale difficilmente si potranno raggiungere i miglioramenti alla previdenza complementare che i colleghi “più giovani” attendono, giustamente, da tempo.

Roma, 22 giugno 2016

La Segreteria Nazionale