Otto marzo: solo pizza e mimose?

8-marzo

 

Dopo il 14 febbraio, San Valentino, la macchina consumistica della nostra società si rimette in moto per la ricorrenza successiva: l’8 marzo “festa della donna”.

Per l’occasione gli alberi di mimose vengono maltrattati per permettere la vendita di migliaia di mazzetti gialli che invadono le nostre città, le trattorie e le pizzerie prendono con largo anticipo le prenotazioni per la “serata dedicata alle donne”.

Davvero l’8 marzo è ormai solo questo? Davvero i problemi della questione femminile sono tutti risolti?

Anche limitandoci alla nostra Nazione, se si leggono le statistiche non è proprio così.

I dati ISTAT sul livello di occupazione parlano chiaro: nel 2015 il calo dell’occupazione femminile è stato sensibilmente superiore a quello maschile; se poi analizziamo la distribuzione del lavoro – anche all’interno del nostro Istituto – è innegabile, ad esempio, la permanenza di una sottorappresentazione delle donne nella categoria dei direttivi.

Le differenze permangono anche nel settore pensionistico; è di pochi giorni fa la notizia che quanto percepito dalle donne a livello previdenziale è sensibilmente inferiore a quanto percepito dagli uomini: mediamente 1.077 euro lordi mensili contro 1.737 euro per le pensioni di anzianità/vecchiaia, 647 euro contro 926 euro per le pensioni di invalidità/disabilità; tanto di cappello all’uguaglianza di diritti tra uomo e donna!

Se poi passiamo dai rapporti economici a quelli relazionali, la situazione è tristemente e drammaticamente nota: solo nei primi nove mesi del 2015 le vittime di femminicidio in Italia sono state 88, con un incremento di circa l’8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; ed il 2016, stando alle notizie apprese dai mezzi di comunicazione, non è iniziato sotto miglior auspicio.

Quindi, per concludere, la ricorrenza dell’otto marzo deve essere sì un momento per gioire dell’essere donna, ma soprattutto l’occasione, per tutte le donne e gli uomini, di rinnovare l’impegno ad adoperarsi per raggiungere un uguaglianza di genere, obiettivo purtroppo ancora lontano.

La Segreteria Nazionale

Poesia di Antonia Storace gentilmente concessa all’Esecutivo Nazionale Donne della Fisac CGIL