Incontro del 13 gennaio

Bandiere

 

Riforma della Carriera Direttiva

L’incontro non ha evidenziato particolari novità e la Banca ha, sostanzialmente, confermato i contenuti del documento che ha trasmesso nel mese di dicembre sulla riforma della carriera direttiva.

Abbiamo confermato le nostre perplessità sull’eccessivo potere discrezionale della Banca, soprattutto se si considera che quel potere “inciderà pesantemente anche sulla condizione economica delle colleghe e dei colleghi appartenenti alle carriere direttive”.

Nel corso dell’incontro, e in attesa del confronto negoziale sulle carriere non direttive, abbiamo anticipato, seppur sinteticamente, le nostre proposte di modifica in tema di:

• modalità (economiche e normative) del reinquadramento dei Coadiutori e dei Coadiutori principali nell’Area Manageriale;
• interventi di incremento economico della distanza tra livelli delle due fasce dell’area operativa;
• previsioni di uno specifico compenso per i dipendenti inquadrati nella fascia superiore dell’Area Operativa, chiamati ad assumere responsabilità funzionali;
• formalizzazione di significative percentuali per l’avanzamento annuale da una fascia all’altra;
riduzione degli anni di permanenza dell’area Operativa per l’avanzamento tra le fasce;
• interventi intesi a una più adeguata definizione degli assetti mansionistici, al fine di impedire l’affermazione della logica del “tutti fanno tutto”;
• articolate osservazioni e proposte sul sistema di valutazione.

Entro il 27 gennaio invieremo alla Banca il dettaglio di tutte le nostre critiche e proposte.

Le scriventi auspicano che il confronto possa condurre a soluzioni eque affinché si determinino le condizioni per una conclusione del negoziato in tempi ravvicinati.

 

ESODO VOLONTARIO

La delegazione aziendale ha avanzato una proposta di ESODO VOLONTARIO rivolto a TUTTI I DIPENDENTI addetti a tutte le realtà lavorative della Banca (Filiali, Divisioni Delocalizzate, UST, Servizi di Roma AC e del CDM).

L’esodo volontario prevedrebbe due opzioni alternative:

1^ OPZIONE:

i dipendenti che matureranno il “requisito per la pensione” entro l’1/7/2019 possono optare per l’uscita ed hanno diritto – per il periodo che intercorre fino alla maturazione del diritto a “riposo d’ufficio” all’una tantum, aggiuntiva alla liquidazione pari a:

• da 8 a 11 mesi: 8 mensilità;
• per il periodo successivo: 1 mensilità ogni ulteriori 4 mesi.

2^ OPZIONE:

i dipendenti che maturano il diritto a pensione entro l’1/7/2022 possono uscire con 3 anni di anticipo rispetto alla maturazione del diritto alla pensione, con riconoscimento di un assegno di sostegno pari al 70% dell’ultima retribuzione pensionabile.

La proposta della Banca sarà oggetto di confronto nei prossimi incontri.

Le scriventi OO.SS. ritengono che, alla luce di quanto sopra, è necessario prevedere, per le colleghe e i colleghi interessati dalle misure di accompagnamento in quanto addetti alle Filiali chiuse, uno slittamento dal 31/12/2018 all’1/7/2019, per acquisire il diritto all’uscita con accompagnamento per 7 anni (fino all’1/7/2026).

>L’eventuale accordo sarebbe contemporaneo a quello sulla riforma delle carriere.

Roma, 13 gennaio 2016

LA SEGRETERIA NAZIONALE FISAC-CGIL
LA SEGRETERIA NAZIONALE UILCA-UIL
LA SEGRETERIA GENERALE FALBI-CONFSAL