A fianco dei Lavoratori del credito in lotta

scioperobancari

La Fisac CGIL della Banca d’Italia esprime piena solidarietà ai Lavoratori del credito impegnati in una dura battaglia a difesa del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Le associazioni datoriali del credito, nel pieno di un’offensiva tesa a spazzare via tutto ciò che disciplina collettivamente il rapporto tra aziende e Lavoratori hanno, infatti, inviato formale disdetta del CCNL sia per quanto riguarda l’ABI (disdetta operativa dal 1 aprile 2015) sia per quanto riguarda Federcasse (disdetta operativa dal 1 febbraio 2015).
Ma sarebbe riduttivo pensare che la battaglia sia tesa unicamente a scongiurare le imprevedibili conseguenze che potranno verificarsi dopo tali date.
La posta in gioco è ben più ampia!
L’obiettivo che i banchieri perseguono è chiaro e non nascosto: eliminare l’area contrattuale, cosa che consentirebbe l’espulsione dal settore di decine di migliaia di Lavoratori, e continuare a ridurre i costi del lavoro scaricando, di fatto, sulle spalle di chi lavora il peso della crisi che attraversa il settore.
Come se questa crisi non fosse stata causata dalle scellerate “avventure finanziarie e creditizie”, spesso contestate dai Sindacati, in cui gli “strapagati” gruppi dirigenti hanno coinvolto le aziende di credito nel corso degli anni passati!
Tutto ciò per i banchieri sarà possibile riducendo in sede aziendale gran parte degli argomenti che attualmente attingono alla sfera del CCNL, spingendo sull’acceleratore delle esternalizzazioni di interi settori (da quelli dell’IT a quelli del Recupero Crediti, delle Risorse Umane e via dicendo), creando una rete di agenzie autonome sul modello di quelle delle compagnie di assicurazione, negando nei fatti qualsiasi adeguamento salariale, avendo mano libera sull’organizzazione del lavoro in termini di orario e di giorni di apertura, ottenendo la massima fungibilità (leggi demansionamento e mancata attribuzione di livello superiore) tra i diversi ridotti livelli retribuitivi e funzionali.
La classica “rivoluzione”, quindi, che, sotto la qualifica di una millantata “modernità”, nasconde diverse prospettive: da quelle tese a massimizzare i profitti per aziende e gruppi dirigenti a quelle di risolvere definitivamente i rapporti tra padronato e Lavoratori organizzati a favore, ovviamente, dei primi.
Per tutti questi motivi, oltre che per la solidarietà che deve sussistere tra tutti i Lavoratori e per la vicinanza oggettiva tra il nostro settore e quello del credito, la battaglia di questi Lavoratori non può lasciarci indifferenti.
Oggi ABI e Federcasse sono le associazioni datoriali che più di tutte spingono sulla deregolamentazione dei rapporti di lavoro.
E’ ovvio, quindi, che l’esito di questa partita non potrà non avere ricadute su tutti gli altri settori lavorativi del Paese.
Noi siamo con i Lavoratori del credito in lotta!
La nostra fattiva solidarietà si esprimerà partecipando alle manifestazioni che si terranno a Milano (partenza da Via Olona ore 9,45), Ravenna (partenza da Via Farini ore 10,45), Roma (partenza da Piazzale Esquilino alle ore 9,30) e Palermo (partenza da Piazza Verdi alle ore 9,30).

Roma, 23 gennaio 2014

La Segreteria Nazionale