Incontro del 27 novembre

Bandiere

Si è svolto oggi il previsto incontro sulla riforma delle carriere con all’ordine del giorno gli avanzamenti di livello e di fascia e il passaggio d’area.
La Delegazione aziendale si è limitata a richiamare, nella sostanza, i principi già enunciati in incontri precedenti e nel documento di sintesi presentato in aprile.
Nello specifico:

• Avanzamenti di livello
All’interno di ogni fascia la progressione economica avverrebbe, annualmente tramite il riconoscimento di:
a) un “livello economico” attribuito a tutti i dipendenti quale esperienza maturata;
b) uno o due “livelli aggiuntivi” quale valorizzazione del merito. Il numero dei “livelli aggiuntivi di merito” sarebbe pari almeno al 50% degli addetti alla fascia. Nell’ipotesi base, quindi, la loro attribuzione sarebbe limitata ad una percentuale d’interessati compresa tra il 25 e il 50%.
Rispetto al passato, è stata ventilata la possibilità di coinvolgere i responsabili delle strutture nel riconoscimento di quota parte dei livelli aggiuntivi di merito peraltro con modalità poco chiare per la stessa delegazione aziendale e apparentemente incoerenti con i processi lavorativi.

• Passaggi di fascia
Come affermato nei precedenti incontri, i passaggi di fascia (ripartiti tra Dipartimenti, Servizi non inseriti in dipartimenti e macro aggregazioni di Filiali) verrebbero definiti annualmente a livello centrale affidandoli al Direttorio, per l’area “Specialistico/Manageriale, e ai Comitati di Dipartimento per i restanti passaggi.
Il passaggio di fascia avverrebbe, dopo aver conseguito un numero minimo prefissato di “livelli aggiuntivi” tenuto conto della valutazione, della storia professionale e delle competenze richieste per la nuova funzione.

• Passaggi d’area
Sempre confermando la proposta a suo tempo presentata, il passaggio dall’Area Operativa all’Area Specialistico/Manageriale avverrebbe mediante un concorso interno basato su una prova scritta, una prova orale e un fast assessment.

L’incontro non ha evidenziato novità, ha introdotto, invece, elementi di confusione che testimoniano la mancanza di un progetto credibile di revisione degli inquadramenti sul quale realizzare un proficuo confronto.
Falbi Cgil e Uil hanno ribadito che non potrà essere approvata una riforma degli inquadramenti che determini un peggioramento della situazione – attuale e prospettica – dei lavoratori dell’Istituto.

Abbiamo messo in evidenza, anche se questo sarà argomento di un ulteriore incontro, che gli avanzamenti e le retribuzioni, così come previste nel progetto Banca, comportano, nel tempo, una riduzione del salario per tutti i dipendenti se confrontato con gli attuali livelli stipendiali. La Delegazione aziendale non ha smentito.

Le OO.SS. scriventi, come annunciato hanno predisposto una piattaforma che verrà consegnata alla controparte solo al termine degli incontri “divulgativi”.
In ogni caso Falbi Cgil e Uil hanno affermato, con forza, che non esistono le condizioni per una conclusione, in tempi brevi, del negoziato e che, al momento, è assolutamente prioritario pervenire ad una definizione sugli assetti territoriali.

Al margine dell’incontro abbiamo chiesto alla Banca di essere convocati anche sui “flussi degli organici” e sulle Filiali STC.

Roma, 27 novembre 2014

LA SEGRETERIA NAZIONALE UILCA-UIL
LA SEGRETERIA NAZIONALE FISAC-CGIL
LA SEGRETERIA GENERALE FALBI-CONFSAL