Una mimosa per l’otto Marzo

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(IL FIORE SIMBOLO DELLE BATTAGLIE DELLE DONNE) 

A volte, con il trascorrere del tempo, si perde di vista l’origine e il significato di alcuni gesti, che da “simbolici” diventano “convenzionali”.

Prendiamo per esempio il gesto di donare un rametto di mimosa in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. E’ un gesto gradito, ma ci sarà capitato di pensare che tale omaggio sia diventato solo un rituale, un espediente commerciale per vendere fiori, distruggendo, nel contempo, tante piante di mimose.

Facciamo allora un salto indietro nel tempo, nel lontano 1946, per scoprire l’origine di questo simbolo.

Nel corso di una riunione dell’UDI, le donne partecipanti decisero di scegliere la mimosa come emblema della “Giornata Internazionale della Donna” che si sarebbe celebrata per la prima volta l’8 marzo 1946. La proposta fu di Marisa Cinciari Rodano una delle fondatrici dell’UDI, partigiana, deputata (prima vicepresidente donna di Montecitorio), poi senatrice ed europarlamentare.

Ecco come lei stessa racconta la nascita di questo simbolo: “Rammento che passammo in rassegna diverse possibilità: scartato il garofano, già legato al Primo maggio, esclusi gli anemoni perché troppo costosi, la mimosa sembrava convincente, perché, almeno nei dintorni di Roma, fioriva abbondante e poteva essere raccolta senza costi sulle piante che crescevano selvatiche.”

Da allora sono trascorsi 75 anni di lotte delle donne per conquistare diritti a loro negati, e la mimosa è sempre stato il simbolo di queste battaglie non facili, condotte con l’obiettivo di ottenere per “l’altra metà del cielo” un posto di pari dignità nell’ambito sociale.

Non è retorica affermare che questo obiettivo è ancora lontano se guardiamo al numero delle donne ai vertici di aziende o nei posti chiave della “politica”.  I dati statistici lo confermano anche se parliamo dell’organizzazione dei carichi in ambito familiare e delle conseguenti ricadute nel mondo lavorativo: il Gender Pay Gap va oltre la parità retributiva, perché è un indicatore di disuguaglianza tra uomini e donne, che si rispecchia nelle differenze retributive, ma ha un complesso di cause che hanno la loro radice nel contesto sociale. Senza dimenticare l’orrore della violenza che continua ad essere perpetrata da uomini nei confronti di donne che chiedono “soltanto” che sia loro riconosciuto il diritto di vivere.

Il 21 gennaio Marisa Rodano ha compiuto 100 anni, quando le si chiede come vede il futuro, risponde “lottando come sempre”.

non è un fiore che determina le lotte, ma sono le lotte che determinano il significato di un fiore”. (cit. da intervista a M. Rodano)

Ricordiamolo, oggi, scambiandoci il rametto di mimosa.

Roma, 8 marzo 2021

Coordinamento Donne Fisac CGIL Banca d’Italia